2 luglio - in Kazakhstan
pedaling from home to Asia and we are twenty kilometers to the border with Kazakhstan. The transition is less complicated than expected, the usual chat with the guards and the usual comment "Italian-mafia" that accompanies each border crossing outside Europe. Here, however, is preceded by a more original "Italian-totocutugno. To tell the truth last night Asia already told us that the only person who knew he was Italian ... (and here we trembled): Toto Cutugno. We tried to investigate and told us who listen to him in Italian, without translation, making it even more incomprehensible.
The real mystery of history d’Italia non è la scomparsa di Majorana, ma la ricomparsa di Toto Cutugno, a 8.000 km di distanza. Comunque, tornando al problema frontiera, stamattina pensavo che alla prossima richiesta di nazionalità dichiarerò direttamente “italiano-mafia”, così ci risparmiamo tempo e battute scontate.
La pedalata è stata molto dura, caldo a 36°, niente ombra, solo steppe bruciate tutto intorno e strada in buona parte in salita con vento contro. Inizio difficile insomma, ma quando alla fine della tappa, al km 74, doveva esserci un hotel che invece non c’era, con il più vicino a 50 km, abbiamo cominciato veramente a preoccuparci, (soprattutto io che ero stremato). Al posto dell’hotel c’era a snack bar and managers have begun to ask for hospitality in every way: we sleep on the tables, we lie with sleeping bags, in a corridor: to do nothing, the woman manager was adamant. At that point, however, we realized where we were: in a refreshment and the supply of water along the Silk Road, which is the way we're doing, the mica-Meldola Fratta Terme.
So we sat at a table with the idea that in a place so something was bound to happen. And indeed, after half an hour Piero attack button with two security guards coming out of a truck. They are responsible for security on a stretch of road that we walk, where you build una nuova pipeline per il gas. Il loro tratto di pattugliamento finisce esattamente a 50 km da lì, dove si trova l’albergo più vicino. In un attimo caricano nel retro della jeep le bici e i bagagli e ci ritroviamo in hotel, con la prima doccia dopo 4 giorni, che festa!
Durante il trasferimento la chiacchierata coi poliziotti procede in modo stentato nonostante il russo ormai fluente di Piero, ma è subito chiaro che loro vogliono approfondire due argomenti: in che rapporti siamo con la mafia e Toto Cutugno.
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