Tuesday, July 20, 2010

Solve For R In An Annuity

Flashback – 14 luglio: finisce qui



















Oggi doveva essere il giorno del passaggio della frontiera col Kirgyzstan e partiamo molto presto per raggiungerla, ma a 500 metri dalla sbarra, quando già si intravedono le due casermette kirghisa e kazaka, un cane si piazza in mezzo alla strada, a difesa del gregge vicino e abbaia minaccioso. E’ grosso e non è disposto a muoversi da lì, le tecniche sperimentate finora non sembrano adeguate. Piero si ferma, raccoglie un paio di sassi e se li mette in tasca, io faccio altrettanto. Decidiamo di passare a piedi lentamente, aggirandolo a breve distanza. La cosa funziona e, fatta una trentina di metri, risaliamo sulle bici. Io metto le mani in tasca, tolgo quelli che credo due sassi e li getto di lato, ma il movimento mi sbilancia, il manubrio della bici gira su sé stesso e io volo in avanti, l’impatto è sulle braccia, mi rendo conto in una frazione di secondo di essermi rotto il polso, e che il mio viaggio è finito; dopo un ulteriore secondo penso anche che mi dispiace per Piero, che questo giro lo aveva progettato e si ritrova anche lui a chiuderlo dieci giorni prima.
Con il braccio penzoloni e il polso che si gonfia a vista d’occhio riprendo a pedalare fino alla sbarra; dalla casermetta escono un paio di soldati ai quali faccio vedere il braccio chiedendogli una stecca per bloccarlo, una fascia per tenerlo al collo: ”niet”, una telefonata per il soccorso: “niet”, non è un problema loro, sono militari. Then one of them told me, laughing gestures what will happen to me: a glass of vodka as an anesthetic and a ram on the wrist to straighten it, but I am a soldier bluster, (hopefully). Meanwhile, I can no longer stand me up, my head is spinning and I lie on the ground, and this becomes a problem for them, they can not have bums stationed around there. From the barracks out a guy in civilian clothes, probably their leader, with a pretty face by a father, the first human face I see. He asks me my passport, looks at him attentively and said: "Diego?" (In the Russian or pronounce a), "Yes, Diego," he shakes his head, looked at me and says, 'Ah! Diega, Diego ... dobrosno krakojev visnajo shutski Diego? ". I did not understand a word he said but the way I understood it perfectly: "Diego, Diego, but how did you manage to get into this mess?". At that point I Sgrigna a part that I can not stop, a little 'because it is the first time I named Diego, a little' because what he says in Russian that is exactly what my mom would say also in Italian. Then he instructs the captain to call the ambulance, the situation is released and at this point it is just wait.
As I lie there I look in your pocket and pull out what is a stone - but I had not thrown away the two sassi? -, poi capisco, nella stessa tasca tenevo anche l’osso portafortuna regalatomi da Zhanna, quindi quelli che ho buttato sono stati un sasso e il portafortuna. La prima cosa che è successa subito dopo è stata la caduta, buffo.
E’ vero che sono un po’ nei guai, in questa caserma di una frontiera chiusa, in una valle di alta montagna a 250 chilometri dalla prima vera città, circondato da gente non troppo amichevole. Tra un pò comincerà anche la lunga e penosa liturgia di attese, ospedali, visite, operazioni, scartoffie, e il rientro. Però ora io mi sento stranamente bene qui, sdraiato per terra, è una posizione che mi è sempre piaciuta, mi dà un gran senso di pace. E poi da qui vedo il cielo kazako e le facce stranite dei militari che mi guardano dall'alto, e penso che è un peccato non potergli fare una foto, sarebbe stata la più bella del viaggio.

Monday, July 19, 2010

Invitation To A Lia Sophia Party

15 luglio - ritorno a Issik





Ieri due disastri hanno cambiato completamente il nostro piano di viaggio. Di uno parlerò nel prossimo post, l’altro è la notizia che la frontiera di Karkara è chiusa per problemi di sicurezza in Kyrgyzstan e questo significa che non potremo chiudere l’anello a sud ritornando a Bishkek attraverso il Kyrgyzstan, ma soprattutto means that we will return to Almaty on the same road on which we rode the first leg. But this time the taxi ride, even for reasons of urgency.
then return to review the Silk Road, passing fast, some towns and villages that we were very impressed the first leg for the human variety that live in them.
Issik is the prototype of these countries: a place that has nothing special, but where the presence and the mixing of races is extraordinary. Mongols, Chinese, Azeri, Kyrgyz, Caucasians, but also faces the Balkans: Greeks, like the bartender did not want to be paid for breakfast and greeted us with tears in her eyes - who knows why.
In this fascinating human
soup stand out the Russians. Complexion and blue eyes, tall, blond, seem totally out of place here, surrounded by stocky Mongolian wrestlers turkish-minute or cinesine. Wander through the bazaar with the air of Scandinavian tourists missing, the victim of a dishonest tour operators who abandoned them. But of course I'm not here by chance, are the children of children of Russian business here at the time of the Soviets to break the unity of ethnic territories too far from Moscow to be appropriately controlled.
In Kazakhstan, however, the integration works and Issik, with its peaceful ethnic-cultural-religious mix seems to be the navel of the world, the permanent center of gravity, a song di Battiato.

Cleaning Moncler Jacket

13 luglio - vitto e alloggio






We were housed in various situations: traditional hotels, apartments for rent (Almaty), yurts and individual houses, host families. Of these, only the first two have a comfort similar to that of Europe. In traditional Kazakh homes instead, there is no running water inside and the bathroom. The latter is replaced almost everywhere by the classic "hole" around which rests in a wooden shack of a square meter. It is not a drama, but it requires some talent of juggling and contortion that only develops over time. The lack instead of a shower, especially for us cyclists, is more serious, such as we are today without the seventh day, and what a little 'feel, even if the heat is very dry helps.

When I started the trip I just returned from eight months of lessons and reception room and I needed to catch up on some 'of animals, but the risk here is to get across and that it pleases. The hair, for example, cotton from the dust of the road along and now, increasingly resembles, for example, that of a Toto Cutugno, maybe that's why the mantra "Italian-totocutugno" continues unstoppable as soon as we see: towns, villages, campagne, gente del popolo o benestanti, all’est o all’ovest del paese, il primo saluto è sempre quello. Probabilmente è iniziato un processo di identificazione, potrei dirgli che io sono Diego Cutugno, il fratello malriuscito di Toto, avrei un grande ascendente sulla popolazione.

Sul cibo le cose sono più semplici: ci sono 4 o 5 piatti che si trovano un po’ dappertutto e che sono più che accettabili: i pilmini, la risposta orientale al cappelletto e di cui si è già detto, gli shashlik, spiedini di carne di montone, il plof, che nonostante il nome è un piatto abbastanza riuscito di riso, peperoni e carne di manzo e il lagman, uno strano piatto di spaghetti fatti a mano con sopra carne e verdure saltate. La carne di pecora e montone è alla base di quasi tutti i piatti e al ritorno penso che dovremo fare una cura omeopatica a base di castrato per rientrare nella normalità. La carne di maiale non c’è, (so di darti un dolore, Remo), e questa è un’impronta della religiosità musulmana di queste parti, per quanto blanda.

Naturalmente la regina della tavola è la capra, e l’abilità con cui il commensale kazako ci lavora sopra è sbalorditiva: dopo avere addentato, succhiato, aspirato e rumoreggiato tutto il possibile, quello che resta del pezzo di carne con l’osso è appunto un osso, ma talmente polished and perfect that it seems the semi of a turner, or a sculpture of modern art.

Saturday, July 17, 2010

Free Gay Meeting Dublin

11 luglio - Narinkol




Kegen Leaving the morning of early because this will be the longest leg, 96 km , and already out of the village you have the first stretches of green, a golf course 30 km long , herdsmen that cross al galoppo, cavalli in libertà .

Poi la steppa cambia, le distese di erba più alta si alternano a strisce lunghissime di colore giallo, porpora, azzurro, c’è solo il rumore del vento e il gracchiare dei corvi, il traffico è quasi inesistente: è una delle strade più belle sulle quali abbiamo mai pedalato. Superato un piccolo passo, onde di colline che all’infinito diventano montagne, e che poi diventano ghiacciai. Sulla nostra destra riconosciamo la piramide del Khan Tengri, l’unico 7000 del Kazakistan e la ragione principale di questa deviazione che ci porta al paese di Narinkol. Qui la strada finisce e oltre c’è only China, separated by a thin border of barbed wire.

A Narinkol would expect the family relatives of Carmine, one of the meetings in Almaty, has contacted them in time to announce our arrival,

E 'a poor house that welcomes us but as always, is discharged outside, warm and cozy inside. In family is Beri, his wife Alma and the small Zhanna. They prepared us for a colorful table: tea, dried fruit, fresh fruit, cheese, butter, sausage, biscuits and sweets.

course, our immediate preoccupazione è verificare la presenza di teste di capra, ma dopo una rapida ispezione in cucina, scoperchiate un paio di pentole, ci sembra tutto tranquillo.

Lo spettacolo della serata è Beri, un traccagno scuro con un occhio di vetro, ma con una vitalità incredibile; a tavola ci invita a mangiare, “pajeti, pajeti!”, a bere, poi a rimangiare, quindi tira fuori la sorpresa: una bottiglia di “koniac” kazako che considera migliore di quello francese. Noi abbiamo qualche dubbio, ma Beri insiste: “Ciu, ciu!” (un poco, un poco). Poi esce di casa, fuma, sputacchia dappertutto, rientra, ci reinvita a mangiare, poi a bere, e ancora ciu ciu koniac. Ma non è finita, indossa il cappotto tradizionale kazako, tira fuori la sombra che finge di suonare, esce di nuovo, rifuma, risputa e rientra. E’ un carosello impazzito, ma divertente.

Il suo ultimo show è la preparazione della nostra stanza da letto; fa uscire come dal nulla tappeti e trapunte che fanno da materassi, li dispone sul pavimento insieme ad altre trapunte che fanno da lenzuola e coperte.

A fine serata Zhanna ci regala due vertebre d’agnello che ha colorato di rosso: sono due portafortuna.

Thursday, July 15, 2010

Homemade Tesla Capacitor

10 luglio - la testa di capra





Lo sapevo che sarebbe successo. Ci hanno offerto la testa di capra, e l’abbiamo dovuta mangiare, Secondo le guide è l’incubo di ogni turista straniero che visiti il Kazakhstan; a volte si riesce a schivarla, ma a volte è impossibile perché è il loro piatto nazionale e tengono moltissimo a fartela assaggiare.

E’ andata così, siamo partiti di buon’ora dal canyon of Sharin, where we stayed in a yurt along the way (and thank goodness, because it was the only option for accommodation in 70 km). Then we had to pedal uphill. In a splendid setting of the steppes, barren mountains and gorges, which had all the shades of green. Traffic does not exist, humanity does not exist, only camels and wild horses, perfect silence, a perfect ride, it seemed. But then it began to rain heavily and the spell is broken, he became very cold (25 degrees less than yesterday), took to the road rise up to 1,800 meters , to turn against the wind. In a step that would have liked to Remo we got completely drenched and shivering Kegen a point of arrival. After Brigato a lot 'to find the house and be dried as best we wandered around for a while' in country, only to realize that this was the most notorious and unpleasant place in which we had stumbled across the lap.

But as has happened at other times, the situation was reversed in an instant, the street we came across a group of guys who invited us to their house to a family party, (the usual family enlarged to 20 people) who was putting on the table.

As to the views there was nothing dangerous, indeed: tea, cheese, kumis, verdure, frutta e dolci, abbiamo accettato l’invito di buon grado, tra l’altro tutti i parenti dei ragazzi erano persone molto simpatiche. Insomma la cosa sembrava finita lì, tra chiacchierate, canti e suoni di sombra – lo strumento tradizionale - quando il capofamiglia ha annunciato l’arrivo del Bish-bermak: la testa di capra (notare, dopo i dolciumi).

Bish-bermak significa cinque dita, perché è un piatto che si deve mangiare con le mani. Per me e Piero, ospiti d’onore, ha tagliato le orecchie e ce le ha messe in piatto, passando il resto della testa agli altri e osservandoci orgoglioso. Io e Piero ci siamo guardati sgomenti per qualche lungo secondo, lui col suo orecchio destro e io col sinistro, ma poi ci siamo detti “beh proviamoci, forse non è così male”. Invece è stato anche peggio, la cosa più disgustosa che abbia mai assaggiato. Uno degli invitati, notando i miei sforzi di reprimere il vomito ha sorriso, ma ha fatto finta di niente, con grande signorilità.

List Of Names For Shag Bands

9 luglio - la steppa







Oggi è il giorno in cui lasciamo la Via della Seta, per bend to the south east, towards the border of Kyrgyzstan and China. We start very soon because we have to cross one of the hottest areas of the country, get to the canyon of Sharyn and hope to find accommodation there, because this route is the most lonely and difficult all around.

Only a few kilometers after we Shelik outside of any form of civilization: there is only desert and a road as straight as a sword that cuts through. Even wild horses and an occasional rider, who had the encounter in typical scenarios like this, there are no more, as there are houses, refreshment or a blade of shadow 60 km . Ma lo scenario è imponente: il grande mare d’erba a perdita d’occhio, contenuto solo da una fila di montagne a una distanza incalcolabile. Pedalare qui è difficile e bellissimo: la luce è così abbagliante che gli occhiali da sole non bastano a proteggere e a volte devo fermarmi per riposare gli occhi.

E’ questo mare d’erba che l’Europa ha sempre visto come la più grande minaccia, la benzina che alimentava la cavalleria delle orde turco-mongole, sarmate, unne che distrussero Roma e Atene.

Millecinquecento anni prima degli europei questi popoli inventarono la guerra di corsa, fatta a cavallo, sfruttando this natural environment and their legendary ability to ride. Some studies have shown that even the armor of our medieval knights, the cooked, the helmets were invented here, by the ancestors of the Kazakhs and knights resumed only later by Europeans. Alexander the Great, the direction is reversed and the Europeans to invade Central Asia, but the meaning does not change: The Big Story has always gone through these steppes. Today we cross ourselves.

Rehearsal At Church And Dinnerfunny Sayings

7 luglio - cani e ciclisti





Stamattina lasciamo Almaty, ma ieri sera, al concerto per Astana, ci sono stati altri incontri. Prima di tutto con Mila e suo marito, una coppia di biker appassionati che avrebbe dovuto ospitarci, ma proprio per via della festa era fuori città, così ci vediamo solo l’ultima sera. Poi, nel mezzo della festa-concerto incontriamo altri due ciclisti, che al confronto noi siamo scolaretti sul triciclo.

Un belga che è partito dalla Tunisia, per fare tutto il Nordafrica, il Medio Oriente, l’Asia Centrale e arrivare in Tailandia. E un americano di New York, in giro da otto mesi nei posti più incredible, professional camera and camcorder and PC, a freelancer who worked for National Geographic. It has a race bike that does not take a scrap dealer, with no change (a mystery how he climbs), has no tent, sleeping anywhere, is 150/160 km per day. Cycling as an animal if they see a few. The demand that U.S. road map for Kazakhstan and the pocket he pulls out a map of the world.

The road that goes east from Almaty is busy, polluted, noisy, but also full of stray dogs. We had told the Japanese rider che questo tratto di strada era piena di cani impazziti che attaccano i ciclisti, ma noi ci siamo dimenticati di comprare Bishkek ”il bastone che tiene lontani i cani randagi”. Così ci difendiamo con un'altra tecnica. All’avvicinarsi del cane Piero urla a squarciagola “NIET!”, io, più provinciale, grido “Passa via!”. Se la cosa non funziona agitiamo le braccia continuando a urlare, con un effetto teatrale che deve essere notevole visto da fuori. Visto da dentro invece la cosa fa abbastanza paura. Oggi abbiamo subito almeno sei o sette attacchi, ma per fortuna senza danni.

A fine giornata ne vedo uno ai margini della strada, abbastanza grosso, pancia all’aria, travolto da un’auto. Allah il misericordioso ha fatto giustizia.

Tuesday, July 13, 2010

How Much For Quo Brush Cost

6 luglio - Almaty 3



Diversamente dal Kyrgyzstan questo è un paese ricco. Nel centro di Almaty ci sono più SUV che a Milano San Babila, i locali pubblici sono paragonabili a quelli europei, non ci sono accattoni (o li hanno nascosti bene).

La popolazione della città è formata per il 30% da uomini e per il 70% da modelle, non donne, proprio modelle, ragazze tra i 18 e i 30 anni, flessuose, eleganti, bellissime. Quello that you do not understand is where have ended the other, for example, those older, obese, those failed miserably. There are probably labor camps where they keep the forties, the fifties, etc., or the gasano (Kazakhstan is the second in the world gas reserves, in a few years will be as rich as the Arabs).

fact is that walking around the city is very nice and then I read in a magazine that the dream of girls here is to marry a Westerner. I mean, if I still have a little hope of finding his wife and then my mom happy this is here now. Of course I would not go over that age, I would avoid the ridiculous, no, I just trovare il campo dove sono detenute le quarantenni e liberarle, e accompagnarmi ad una che sappia di Festival di Sanremo, di Italia degli anni ‘70. Come sarebbe bello passare le serate qui ad Almaty sulla Furmanova, a bere kumis, (latte di cavalla fermentato) e a parlare di Toto Cutugno e Albano, quante cose in comune avremmo! Se poi fosse una persona di cultura potremmo anche spaziare su Peppino di Capri e i Ricchi e Poveri, ma non oso sperare tanto. Con la fortuna che mi ritrovo, scopro il campo delle settantenni con problemi psichiatrici.

Almay Best Foundation

5 luglio - Almaty 2






Almaty is very easy to meet people, to external contacts, which lead to other meetings. This morning, the open-air restaurant on Panfilova we are approached by a Kazakh we hear, is a physician who specializes in Rome and still speaks perfect Italian. Thanks to him we solve the mystery of Toto Cutugno.
It tells us that in the 70s in Soviet times, there were pressures towards greater cultural openness to the West (music, cinema, entertainment, etc..) Obviously did not like the regime, but against which made some concessions. Estimate that Italian music was nice, the lyrics banalotti and non-hazardous, allows connections with the festival of Sanremo and gave him a chance to listen to that kind of music, which has long been the only one allowed. In the absence of "competition", singers like Celentano, Albano & Romina Power, rich and poor, became (and still are) very popular, but he remained the real star: Toto Cutugno, which is still on tour each year in Tickets are capital and sell a lot months earlier.

I doubt that behind the 'Italian-mafia "that we hear almost every day there was something more complex than the insult or mockery. Too many people ask us how is the Commissioner Cattani, and do so with a true interest. Today's meeting with the Honorary Consul of Italy, Carmine consigliatoci from which to inform our travel plan, is instructive in this regard. Meanwhile, I first ask them what is the difference between a normal and an honorary consul, a doubt which tormented me from time, but the answer is bureaucratic and I'm not even to bring it back. Afterwards I ask instead what is the mechanism of transfer of wealth and power in the country, and here the response was much more interesting. It tells us that the summit is President, that governs the oil business. Below are a few dozen families, which are those count, his electors, and belong to the principal tribes, or hordes (the Kazakhs are descendants of the Huns). The clash between these families is determined to obtain and distribute the following positions of power and balance is the Western equivalent of representative democracy. "In a sense it's like the mafia," said the consul. And 'here that I realized, I guess. In Kazakh culture is belonging to the family, tribe, counting, and the struggle for his statement is essential for survival. This is why movies and TV series on the Mafia are so popular: it is the spectacle of a social mechanism that here know very well. Probably when un kazako ci dice “italiano-mafia” vuole dire “Però, che mafia avete voi, altro che la nostra!”. E’ un attestato di stima, non un insulto.

Sport 1live Smack Down

4 luglio - Almaty 1

















Almaty significa generatrice di mele, madre delle mele, o qualcosa such, it is in the mountain area of \u200b\u200bAlmaty has been identified in the area that sparked the apples, before spreading across the planet. And the apple of Almaty, is the product that identifies a bit all over the country.
Almaty was the capital of Kazakhstan up to a decade ago, when Nazarbajev the Presidentissimo, he created from nothing and in the desert, a new capital, Astana. Replicating the model of Brasilia has called for great architects designed and made great efforts to convince the ruling class of Almaty to move there, but he succeeded only in part, temperatures in the desert of Astana are unsustainable and many have preferred to stay here, while giving up huge benefits economici.

Il giorno del nostro arrivo in città coincide, guarda caso, con una festa di tre giorni per celebrare il 12° compleanno di Astana, e ha il suo culmine in un mega concerto di musica pop e fuochi artificiali nel centro della città. E’ paradossale che queste celebrazioni vengano tenute nella città che è stata scippata del titolo di capitale, ma è anche un segno di quanto il presidente Nazarbajev tenga a questo progetto. Questo Nazarbajev è un personaggio controverso, ma estremamente popolare nel paese, è forte di un consenso del 90%, che è reale, non forzato o pilotato. Questo non gli impedisce comunque di essere insofferente a quel poco di dissenso che c’è: la censura di questo blog, as part of Google's network, it is a test.
The first Italian city in which we meet, Carmine, university teacher who has lived here for twenty years, says "I love you", explaining that the economic progress of the country over the past twenty years and the fact that co-exist peacefully in Kazakhstan 140 20 ethnic groups and religions is all about the president.

As a city has a decidedly Soviet Almaty, and then barracks and urban block orthogonal, but the fact of being completely immersed in the gardens and tree-lined refines and makes very cool even in terms of climate.
E 'on one of these avenues that we meet a group of Russian biker, who gives us the right to stay straight, you rent an apartment in the center by the owners, who advertise them on the street with the white plates. This practice is unfair in the sense that the owners thus avoiding having to pay taxes, but it works well because it allows you to rent the apartment just for one day and pay a lower price than hotels, which are very expensive. So we rent an apartment for three days that can not be more central, just 50 meters from the pedestrian zone, and especially in a 18-storey tower block-style "iron curtain", with stairs and lifts nightmare, but very convenient and pleasant to live. A perfect base for exploring la città.

Thursday, July 8, 2010

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3 luglio - straniamento



Tappa senza storia quella di oggi, continuiamo a pedalare lungo la valle attraversata dalla steppa, avendo sempre al nostro fianco la catena innevata degli AlaTau. Un incontro interessante a metà giornata: un ciclista giapponese partito da Shangai che sta facendo la Via della Seta, per arrivare fino in Portogallo. Ha un bastone azzurro sul manubrio della bici e ci spiega che gli serve per difendersi dai cani, dice che ci sono molti “mad dogs” nella zona a est di Almaty, zona che noi attraverseremo tra qualche giorno. Buono a sapersi, compreremo ad Almaty un bastone e lo chiameremo Bishkek, “il bastone che serve a scacciare i cani randagi”.

Qualcuno potrebbe chiedersi perché il Kazakhstan. Perché il Kazakhstan quando ci sono le Maldive, le Dolomiti, le Pinarelle a portata di mano?
In realtà il Kazakhstan è’ il luogo in cui essere, il migliore dei luoghi possibili. Che senso ha andare in un posto dove ci sono già mille altre cose, persone, casini, risto-pizzo-disco-bar, quando puoi fare le vacanze in un paese dove, al di fuori di due città importanti e qualche villaggio insignificante, NON C’E’ NIENTE. Ma dove le possibilità di riempire questo niente sono infinite, con incontri indimenticabili con le persone, per esempio. E poi non è nemmeno vero che non ci sia niente: c’è una steppa lunga 8.000 km e larga altrettanto. Per dirne solo una, le possibilità di parcheggio qui sono infinite e l’automobilista metropolitano stressato potrebbe piazzare la macchina ovunque, felice. E poi il senso delle vacanze è perdersi, straniarsi, immergersi in una cosa diversa.
Io ci sono riuscito benissimo. L’altro giorno, entrando nel ristorante di un villaggio ho visto un vecchio guèridon abbandonato, un cameriere che serviva alla francese, un’inserviente che pelava patate e ho pensato: eppure tutto questo mi ricorda qualcosa, forse delle persone? Un edificio? Macchè, niente, il vuoto …

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2 luglio - in Kazakhstan



pedaling from home to Asia and we are twenty kilometers to the border with Kazakhstan. The transition is less complicated than expected, the usual chat with the guards and the usual comment "Italian-mafia" that accompanies each border crossing outside Europe. Here, however, is preceded by a more original "Italian-totocutugno. To tell the truth last night Asia already told us that the only person who knew he was Italian ... (and here we trembled): Toto Cutugno. We tried to investigate and told us who listen to him in Italian, without translation, making it even more incomprehensible.
The real mystery of history d’Italia non è la scomparsa di Majorana, ma la ricomparsa di Toto Cutugno, a 8.000 km di distanza. Comunque, tornando al problema frontiera, stamattina pensavo che alla prossima richiesta di nazionalità dichiarerò direttamente “italiano-mafia”, così ci risparmiamo tempo e battute scontate.
La pedalata è stata molto dura, caldo a 36°, niente ombra, solo steppe bruciate tutto intorno e strada in buona parte in salita con vento contro. Inizio difficile insomma, ma quando alla fine della tappa, al km 74, doveva esserci un hotel che invece non c’era, con il più vicino a 50 km, abbiamo cominciato veramente a preoccuparci, (soprattutto io che ero stremato). Al posto dell’hotel c’era a snack bar and managers have begun to ask for hospitality in every way: we sleep on the tables, we lie with sleeping bags, in a corridor: to do nothing, the woman manager was adamant. At that point, however, we realized where we were: in a refreshment and the supply of water along the Silk Road, which is the way we're doing, the mica-Meldola Fratta Terme.
So we sat at a table with the idea that in a place so something was bound to happen. And indeed, after half an hour Piero attack button with two security guards coming out of a truck. They are responsible for security on a stretch of road that we walk, where you build una nuova pipeline per il gas. Il loro tratto di pattugliamento finisce esattamente a 50 km da lì, dove si trova l’albergo più vicino. In un attimo caricano nel retro della jeep le bici e i bagagli e ci ritroviamo in hotel, con la prima doccia dopo 4 giorni, che festa!
Durante il trasferimento la chiacchierata coi poliziotti procede in modo stentato nonostante il russo ormai fluente di Piero, ma è subito chiaro che loro vogliono approfondire due argomenti: in che rapporti siamo con la mafia e Toto Cutugno.